In uscita il prossimo Novembre 2018 il nuovo libro dello scrittore curdo Fuad Aziz con il titolo “Il violoncello di Amir” pubblicato da Matildaeditrice. Amir è un suonatore di violoncello che è costretto ad abbandonare clandestinamente il suo paese quando si rende conto che lì non può più vivere da uomo libero. Porta con sé il suo violoncello ma lo perde durante il viaggio. Oggi nel mondo purtroppo c’è un numero incredibile di persone costrette a fuggire dalla fame, dalle guerre e sopratutto dalla mancanza di libertà. Tra queste persone ci sono donne, bambini, anziani, letterati, ingegneri, medici, e artisti, come Amir. E tanti giovani pieni di forza fisica ed energie che possono contribuire allo sviluppo di società che ormai stanno invecchiando.
“Quando Fuad Aziz mi ha proposto di ripubblicare un suo albo di qualche anno fa, Viaggio di un violoncello, con nuove illustrazioni e testo rivisto, non solo ne ho condiviso immediatamente il desiderio, ma ho anche compreso che questo libro fosse necessario, proprio come lo erano gli altri che ho pubblicato dello stesso autore. Tuttavia, allo stesso tempo, ho pensato che – proprio in quanto necessario – questo fosse anche un libro difficile, ora più che mai. Musicista è Amir, il suonatore di violoncello protagonista di questo racconto di Fuad Aziz che ho deciso di pubblicare, per ricordare che questi ragazze e ragazzi che cercano di approdare sulle nostre coste hanno alle spalle una storia e, forse, tante persone preferiscono non conoscerla per paura di immedesimarsi in essa, per non dover pensare che quei ragazze e ragazze avrebbero potuto essere loro stesse/i.” Racconta Donatella Caione
“Oltre al musicista Amir, negli ultimi anni c’è purtroppo un numero incredibile di persone costrette a fuggire, dalla fame e soprattutto dalla mancanza di libertà. Non dimentichiamo, infatti, che tra queste persone ci sono donne, bambini, anziani… E ci sono letterati, ingegneri, medici e artisti come Amir: giovani pieni di forza fisica ed energie che possono contribuire allo sviluppo delle società che li accolgono, i cui tassi di natalità sono molto bassi e le popolazioni sempre più anziane. Quindi oggi, quando più che mai la parola accoglienza ha un valore civile e morale, è doveroso, da parte dei Paesi democratici, rispettarla e metterla in atto. Non va inoltre dimenticato che ogni differenza culturale è fonte di ricchezza perchè lo sviluppo culturale non è lineare, e non avviene da solo: ha bisogno di conoscenza di altre culture, valorizzandone le qualità e peculiarità. Amir é un musicista in cerca libertà.” Replica Fuad Aziz
L’Autore: Fuad Aziz è nato in una città antichissima nel cuore del Kurdistan, Arbil/Irak, nel 1951. Fin da piccolo ha avuto dentro di sè la passione per l’arte. Ha studiato, infatti, presso l’Accademia di Belle Arti di Baghdad fino al 1974. Ha deciso, poi, di venire in Italia e si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Roma e poi di Firenze, dove ha conseguito la laurea. Pittore, scultore, da alcuni anni lavora anche come autore e illustratore di albi e libri per l’infanzia. Ha realizzato numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero e ha pubblicato numerosi libri presso molte case editrici italiane.