L’Istituto Internazionale di Cultura Kurda, in collaborazione con ISMEO – Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, ha celebrato la festa del “Newroz 2024” a Roma il 20 marzo 2024 presso l’Aula Magna della Facoltà Valdese.
Una grande partecipazione ha caratterizzato la serata del Newroz 2024, espressione dell’interesse del gentile pubblico e della società civile romana, per noi un orgoglio. Nel pubblico tanti gli ospiti appassionati, amici, istituzioni, membri del corpo diplomatico e delle comunità non solo kurda ma anche persiana, araba, armena e turca che vivono tra di noi, insieme per festeggiare proprio il Newroz, festa celebrata da tutti i popoli Mesopotamia e dell’Asia Centrale.
Newroz, che significa “giorno nuovo” in kurdo, è una festa tradizionale che segna l’inizio dell’anno nuovo nel calendario persiano e viene celebrata il 21 marzo. Tuttavia, per il popolo kurdo, il Newroz ha un significato molto più profondo e rappresenta una celebrazione dell’identità e della cultura kurda.
Il Newroz è considerato una celebrazione dell’arrivo della primavera e della rinascita della natura dopo l’inverno. Ma per i kurdi, questa festa è anche un momento per celebrare la loro lotta per i diritti e la libertà. Durante il Newroz, i kurdi si riuniscono per danzare, cantare e fare pic-nic all’aperto, spesso indossando abiti tradizionali e sventolando bandiere kurde.
In molti paesi in cui i kurdi oggi vivono, la celebrazione del Newroz è stata vietata o soppressa dai governi locali, ma nonostante ciò i kurdi continuano a festeggiarlo con grande entusiasmo. La celebrazione del Newroz è diventata un simbolo di resistenza e di unità per il popolo kurdo che continua a lottare per i propri diritti e la propria cultura.