Il patrimonio letterario curdo, nella sua produzione prosastica, e in particolar modo in quella lirica, rappresenta un’eredità culturale di antichissima tradizione. Tuttavia, benché le sue origini affondino in epoche remote, la sua conoscenza da parte del lettore arabo è piuttosto recente e ha potuto aver luogo soltanto grazie alle traduzioni di alcuni scrittori curdi, e anche alla scelta degli stessi di redigere le proprie opere direttamente in arabo.
Akeel Almarai, nato a Jarabulus in Siria, insegna Lingua e Letteratura Araba presso l’Università per Stranieri di Siena. È membro dell’Accademia della Lingua Araba di Damasco. Ha tradotto in arabo Pirandello, Pasolini e Claudio Magris. Con Alessandra Persichetti è autore del volume La caduta di Bagdad (Bruno Mondadori, Milano 2006).
Jan Dost, nato nel 1965 a Kobane, Siria, è un poeta, scrittore e traduttore siro-curdo. Ha pubblicato poesie e romanzi in curdo e in arabo ed è considerato uno dei maggiori scrittori curdi viventi. Ha tradotto opere persiane e curde in lingua araba. Vive attualmente in Germania. Fra le sue opere: Tre passi per la forca, Mirname e Sangue sul Minareto
Le campane di Roma di Jan Dost ed a cura di Akeel Almarai ISBN: 978-88-6995-267-8
Caratteristiche: Pacini Editore 2017 • 14,4×22,3 cm • 200 pagine • 15 €