Musa Anter (1920 Eskimağara/Ziving-1992 Diyarbakir).
Scrittore, giornalista e intellettuale kurdo, è stato assassinato nel settembre del 1992 nella città di Diyarbakir in Turchia. Il 2020 ricorre il centenario della nascita di “Apê Musa” (Zio Musa), come Anter è meglio conosciuto tra i kurdi, un termine usato nella lingua kurda per esprimere rispetto e apprezzamento per la persona che viene chiamata.
Musa Anter è considerato uno dei principali scrittori kurdi in Turchia, dove ha combattuto il divieto imposto dalle autorità turche sulla cultura e lingua kurda, pubblicando le opere nella sua lingua madre. Fu arrestato nel 1959 per aver pubblicato una poesia in lingua kurda, nel 1962 pubblica la poesia “Qimil” (La Cimice), e nel 1967 pubblicò un dizionario di lingua kurda. È stato oggetto di procedimenti giudiziari e ha subito molestie da parte delle forze dell’ordine, nonché maltrattamenti, torture e minacce di morte durante tutta la sua vita.
E fino alla morte, avvenuta all’età di 72 anni, Anter ha lavorato per mostrare l’identità e la cultura del suo popolo oppresso, divenendo uno dei più importanti pensatori del suo tempo. È stato tra gli attivisti di spicco che fondarono i Centri Rivoluzionari di Cultura Orientale, il Partito Popolare dei Lavoratori, il Centro Culturale della Mesopotamia e l’Istituto Kurdo a Istanbul.
Pervin Chakar
Soprano kurdo, nata nel 1981 a Mardin in Turchia. Dopo il diploma di scuola superiore, ha studiato all’istituto d’arte di Diyarbakir. Si è laureata con successo all’Università di Gazi ad Ankara come insegnante di canto. Successivamente ha proseguito gli studi di canto con Oylun Erdayi in Turchia e al Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia in Italia con Michela Sburlati. Ha partecipato a diversi corsi di perfezionamento con Montserrat Caballé, Luciana Serra, Lella Cuberli, Salvatore Fisichella, Mietta Sighele, Veriano Luchetti e Tiziana Fabbricini. Nel 2011 è stata invitata dalla Fondazione “Luciano Pavarotti” ad interpretare il ruolo di Musetta partecipando al progetto “Vincerò”. Si è inoltre esibita al concerto “In memoria di Pavarotti” messo in scena all’Auditorium di via della Conciliazione di Roma, organizzato dalla Fondazione di Luciano Pavarotti.
E’ inoltre vincitrice di moltissimi premi tra cui: Il 15° Concorso Internazionale di Canto Città di Alcamo ( 2° Premio) , 10° Concorso Internazionale Ottavio Ziino ( Premio Speciale Angelica Tuccari), 28° Concorso Internazionale di canto Maria Caniglia (1° Premio e premio speciale della Fondazione Lotte Lehmann a New York) , 6° Concorso Internazionale Leyla Gencer (3° Premio), 4° Concorso Internazionale Magda Olivero (2° premio), 11° Concorso Internazionale Marie Kraja Opera Festival (2° Premio) , 1° Concorso Primo Palcoscenico di Cesena (1° Premio), ottenendo il ruolo di Gilda in Rigoletto al Teatro A. Bonci di Cesena diretta da Fabrizio Maria Carminati.
Qimil, La Cimice
è il racconto di una giovane ragazza kurda al poeta. Il Poeta usa come metafora la “Cimice” per intendere l’avanzata dell’esercito turco nelle zone kurde.
Qimil di Musa Anter La Cimice di Musa Anter
Bi çîya ketim lo Apo! Ho scalato le montagne, oh Apo*!
Çîya melûl bûn Rebeno! Le Montagne erano silenziose, oh Povero**!
Ceh seridî lo Apo! L’orzo ha formato le spighe, oh Apo!
Genim hûr bûn Evdalo! Il grano era già magro, oh servo di Dio!
Qimil hatî lo Apo! La cimice è arrivata, oh Apo!
Bi refa ye Rebeno! In uno sciame, oh Povero!
Xwar genimî lo Apo! Ha consumato il grano, oh Apo!
Hiştî ka ye Rebeno! Ha lasciato il fieno, oh Povero!
Hat qimil lo Apo! È arrivata la cimice, oh Apo!
Ji zozana lo Apo! Dalle pianure, oh Apo!
Xwar genimê me lo Apo! Ha consumato il nostro grano, oh Apo!
Xizana lo Apo! È la povertà, oh Apo!
Ro hatibû lo Apo! È giorno, oh Apo!
Wexta dana lo Apo! È il tempo di mungere il bestiame, oh Apo!
Pez herikî lo Apo! Il gregge di pecore si è mosso, oh Apo!
Ser şivana Rebeno! Verso i pastori, oh Povero!
Çar kulekê me man Apo! Ne sono rimasti quattro bestiame, oh Apo!
Li ser guhana Rebeno! Stanno per partorire, oh Povero!
Hat qimil lo Apo! È arrivata la cimice, oh Apo!
Ji zozana lo Apo! Dalle pianure, oh Apo!
Xwar genimê me lo Apo! Ha consumato il grano, oh Apo!
Xizana lo Apo! È la povertà, oh Apo!
* Apo; Zio in kurdo, fratello del padre, è un termine usato nella lingua kurda per esprimere rispetto e apprezzamento per la persona che viene chiamata.
**Reben-o; povero, infelice, miserabile, sfortunato, pietoso, “Kurdish-English dictionary – Ferhenga Kurmnacî-Inglîzî”, Michael L. Chayet, Yale University Press, 2003.
***Traduzione di Ghiath Rammo
Qimil/ La Cimice
Lyric: Musa Anter
Music: Pervin Chakar
Feat: Tara Jaff