Nata nel 1984 in una famiglia kurda yezida a Batumi in Georgia (ex Repubblica Sovietica) e trasferitasi poi in Russia con la famiglia, Svetlana Kasyan è diventata una voce universale nell’opera, da soprano. Il suo primo album “Fratelli tutti”, uscito nel dicembre 2021, contiene brani di generi e lingue diverse, compreso il kurdo e l’italiano.
La cantante lirica kurda russa ha dedicato il suo album a Papa Francesco in occasione del suo 85° compleanno. Il Papa ha quindi ricevuto in Vaticano la sua cantante d’opera preferita in un incontro avvenuto l’11 gennaio. “Il mio regalo musicale è piaciuto molto al Papa, mi ha detto che lo ascolta spesso e mi ha proposto di organizzare una presentazione in Vaticano”, ha raccontato Kasyan al Moskovskij Komsomolets.
Svetlana Kasyan ha raccontato alla tv kurda Rudaw che il Papa sapeva che i curdi yezidi in Siria e Iraq sono stati perseguitati e che stanno ancora vivendo una situazione molto difficile. “Dovremmo tutti pregare per gli Yezidi”, ha detto, parlando con affetto del popolo kurdo.
Il 12 novembre 2013 Svetlana si esibì in un concerto da solista all’Auditorium della Conciliazione di Roma, organizzato con il patrocinio della Presidenza della Repubblica Italiana e del Pontificio Consiglio per la Cultura. Lo stesso giorno ebbe un’udienza personale con Papa Francesco. E ancora in Italia nel 2011, a Bari, si esibì nella Sinfonia n.9 di Beethoven. Nel 2013 interpretò invece la parte della Regina Elisabetta nell’opera “Don Carlo” di Giuseppe Verdi al Teatro Regio di Torino.
“Amo il repertorio italiano perché è come miele per la voce”, afferma in un’intervista ad Askanews. “Appena arrivata mi è stato detto che avevo una voce da protagonista, e ho iniziato subito con i grandi ruoli, dalla Tosca a Madama Butterfly. Non mi hanno mai dato piccoli ruoli. È molto bello, ma è anche pericoloso: bisogna lavorare duro, senza tempo libero, e per una cantante richiede molta responsabilità. Ma va bene così”. Fra i ruoli interpretati dalla Kasyan, vi è anche Odabella nell’Attila, un’opera di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera. “È stato difficilissimo, ma abbiamo avuto un successo grandissimo al Teatro Comunale Luciano Pavarotti, a Modena. Con Attila, re degli Unni, interpretato da Carlo Colombara ed Ezio, generale romano, i cui panni erano vestiti da Vladimir Stoyanov”.
Dalla fine di gennaio fino all’inizio di febbraio 2022, sarà presente al Teatro Comunale di Bologna per interpretare Floria Tosca nell’omonima opera lirica di Giacomo Puccini, diretta da Daniel Oren con la regia di Hugo De Ana.
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